2000
15 – 16 ottobre 2000
L’alluvione 2000 genera movimenti di terreno ed erosioni in varie zone del territorio, senza per questo provocare danni gravi a persone, animali e infrastrutture. Si registrano, infatti, alcuni smottamenti e frane, tra cui il movimento di materiale a monte della confluenza dei torrenti Comboé e Morion e quella tra Gerbore e Bondine. Il torrente Vernalière trasporta acqua e materiale nei pressi dell’abitato di Empaillant.
1990
15 febbraio
In seguito a precipitazioni si verifica uno smottamento a monte di Loc. Piscine che interessa la scarpata a valle della S.R. Aosta-Pila e provoca lo sradicando piante di medie dimensioni.
1986
8 aprile
In conseguenza di precipitazioni prolungate ed eccezionali, si verifica un debris flow in loc. Raffort: “Il materiale 100 mc ca e il legname si sono depositati nei prati a monte delle abitazioni del capoluogo”. Danneggiato anche un palo del telefono, il canale irriguo ed ostruita la strada che porta alle case di Raffort.
1978
ottobre
Il torrente Chamolé in loc. Perulaz è esondato formando per due brevi tratti un nuovo alveo a monte della S.R. per Pila. In questo tratto il torrente ha eroso il terreno incoerente poiché rimosso per la posa di un acquedotto.
Intorno al 1959
Erosione spondale tra le località Mont Fleury e Pont Suaz.
1957
13 giugno
Un’alluvione colpisce tutta la valle; in particolare in questo comune il torrente Comboé ha ostruito l’alveo a monte e a valle del ponte sulla strada che collega Pollein ad Aosta; le acque hanno rotto gli argini in più punti erodendo e sconvolgendo un tratto di strada a valle del ponte e depositando una notevole quantità di materiale limaccioso nella frazione Plan Felinaz. Anche la Dora Baltea esonda in occasione del medesimo evento e allaga prati, giardini e case nella medesima frazione.
1952 (o prima)
Morbide estive dovute allo scioglimento delle nevi e dei ghiacciai dell’alto bacino imbrifero determinano un’erosione spondale nei pressi di Pont Suaz.
1868
17 agosto
<<A Aoste, les eaux de la Doire énormément grossies et chargées de sable et terre ont emporté, dans la nuit du dimanche au lundi, la digue orthogonale qui protégeait le Pont Suaz du côté de Charvensod. Lundi vers dix heures et demies du matin, la culée du pont commença a être attaquée. Le travail des eaux a continué jusqu’au soir sans qu’aucune autorité ait voulu osé prendre sur elle d’apporter le moindre obstacle à la corrosion de l’eau.>>
1866
23-25 settembre
<<La Doire a débordé à quelque distance au-dessous du Pont Suaz et a inondé toute la plaine de Felina qui se trouve changée en lac>>.
1860
2 settembre
Le piogge abbondanti ingrossano le acque della Dora che distrugge i due archi del Ponte Suaz in ricostruzione.
En cette annéé:
<<Durant l’automne, il y a eu des pluies fréquentes et même des averses, qui grossissant a Doire, ont emporté quatre fois le pont provisoire à coté du Pont-Suaz et intercepté les communications de la ville avec les communes situées au delà de la rivière>>.
1818
Si segnala che le acque della Dora asportano il Ponte Suaz che viene ricostruito in legno.
1778
23 ottobre
Si segnala che le acque della Dora asportano il Ponte Suaz, la ricostruzione avverrà due anni più tardi.
1764
8–10 giugno
L’alta valle viene colpita da un’alluvione; la pioggia ininterrotta è stata accompagnata da un vento caldo che ha fatto sciogliere ingenti masse di neve e staccato blocchi di ghiaccio – distrutto il Pont Suaz.
1759
23-26 ottobre
Le acque della Dora asportano il Ponte Suaz.
1733
In seguito a piogge torrenziali le acque ingrossate della Dora distruggono il Pont Suaz e vengono inondate le campagne.
1332
Ricostruzione del Pont Suaz che un’alluvione aveva distrutto “…1333. L’année suivante, on a mis la main à la reconstruction du Pont-Suaz. Une inondation survenue l’avait fait crouler; la Doire avait même abandonné son lit naturel. Surpris par cette catastrophe, les habitants de la Cité,…, demandèrent au bailli Thomas de Provana l’autorisation de construire ailleurs un ou deux autres pontes, lesquels seraient munis d’un beffroi et pourraient se lever et se fermer, en cas d’invasion ennemie..”
2018
07 aprile
Valanga Col de Chamolé Nord-Ovest
Catasto Regionale Valanghe 08-027
Sul territorio comunale di Charvensod non ci sono valanghe che ricadono in aree antropizzate durante il periodo invernale, ovvero in zone abitate o strade principali. Ci sono però numerose valanghe censite che sono in territori frequentati da escursionisti e scialpinisti. Una di queste valanghe è quella codificata all’interno del catasto valanghe 08-027.
Questa valanga si stacca dalla cresta di Chamolé fino al colle omonimo, su un versante nord ovest, per poi arrestarsi nei pressi del Lago di Chamolé ad una quota di circa 2320 m s.l.m..
L’evento del 7 aprile travolge 6 scialpinisti facenti parte di un gruppo di circa 20 persone.
Il giorno precedente venti forti in quota hanno spostato la neve da poco caduta formando degli accumuli considerevoli alle esposizioni meridionali.
L’azione associata di nuove nevicate, vento moderato in quota e rialzo termico ha destabilizzato un manto nevoso molto stratificato e fragile.
Le operazioni di soccorso sono state molto difficili a causa dello scenario presente, ovvero possibilità di altre valanghe spontanee nella zona, recupero di un travolto all’interno del lago ricoperto dalla neve della valanga, numerosi travolti.