2013
20 giugno
Dopo tre giorni di pioggia si è verificata una frana in terra lungo la statale regionale 18. La frana ha coinvolto uno spessore di terreno di quasi un metro ed ha trascinato con sé numerosi alberi d’alto fusto.
2000
13-16 ottobre
La grande alluvione del 2000 non ha risparmiato neanche il comune di Gressan. Il torrente Gressan che, nel suo ultimo tratto costeggia l’abitato di Moline per poi, incanalato dagli argini, confluire nella Dora, ha rischiato di esondare nella parte sommitale del conoide proprio a monte della fraz. Moline: ciò avrebbe comportato un’inondazione diffusa di una gran parte delle frazioni che sorgono sul conoide, interessando anche il capoluogo. Si è invece formata una colata di detriti, contenuta per gran parte in alveo, che ha comunque favorito un’esondazione limitata delle acque inondando i coltivi circostanti e un garage interrato di un fabbricato in costruzione sito in comune di Jovençan. Interrotti i collegamenti viabili con Jovencan e diverse le frazione evacuate.
Nella parte alta del corso del torrente Gressan, sono state sradicate circa duecentocinquanta piante e si è verificato il danneggiamento delle briglie e delle scogliere a Eaux Froides. Il tubo dell’acquedotto è stato tranciato in loc. Cret e le prese irrigue danneggiate nelle loc. La Vachère e Cret.
Sono state registrate anche frane in diverse località: La Vachère, Barmettes, Chacard, Fernier, Combe de l’Enfer e Eaux Froides,
1978
primavera
E’ stato registrato uno smottamento di grandi dimensioni in Comune di Gressan, località Barrier, ad una quota di circa 1230 m s.l.m.
Sono stati censiti rigonfiamenti su una superficie di circa tre ettari e danneggiate una sessantina di piante tra larici, abeti rossi e pini silvestri. Uno smottamento ha anche causato l’ostruzione della strada comunale che da Gressan porta alla loc. Pila.
1975
23 maggio
Si sono verificate, a seguito di forti piogge, frane nelle loc. Plan Bois, Eaux Froides, Bren e Pendina.
Pregresso al 1960
1957
13-16 giugno
Un’alluvione colpisce l’intera Valle d’Aosta; la piena del torrente Gressan asporta e distrugge due ponticelli, interrompe la viabilità sulle strade comunali che collegano le frazioni Vignetta e Tour de Villa al capoluogo e causa la rottura delle tubazioni dell’acquedotto. Si riportano inondazioni diffuse lungo il conoide su cui sorge il capoluogo. La Dora erode in profondità la sponda destra con serio pericolo di franamento per la sede stradale. Numerosi i tratti di strada sono asportati; travolto il ponte in legno di accesso alle fr. Plantaz.
1951
23-24 giugno
Si segnala una forte piena della Dora che esonda presso il Pont Suaz e allaga una vasta zona di terreno di coltivo in cui sono presenti diverse abitazioni.
Pregresso al 1948
19 aprile
Durante i periodi di piene, le acque del T. Gressan trasportano notevoli quantità di materiali rocciosi che danneggiano la strada che collega Gressan e Jovençan ad Aosta.
Pregresso al 1946
Franamento di un tratto di sponda destra a seguito della graduale corrosione ad opera delle acque di morbida trascinando anche la banchina della strada Gressan – Aosta. Erosioni della ponda anche il loc. Borettaz.
1928
Prosciugamento di un lago esistente all’Alpe Laissé durante gli scavi del trenino sotterraneo per il trasporto del materiale ad Eaux Froides.
1925
15 ottobre
Per infiltrazioni di acqua si solleva il terreno e uno chalet viene trasportato 20 m più in basso. Muoiono 3 persone.
1915
A seguito del caldo si fonde la neve in alta montagna e si ingrossano i torrenti che provocano danni a colture, prati e campi.
1914
Una frana in terra si stacca dal dito di Gargantua: muore una persona che aveva praticato uno scavo nei fianchi della collina per estrarre sabbia.
1910
31 luglio
Pioggia torrenziale mescolata a grandine si è abbattuta sul comune – alcuni terreni, completamente inondati si sono resi incolti. Molta paura tra la gente.
1756
Esondazione del torrente Gressan – danni alle abitazioni.
1750
2 giugno
Esondazione del torrente Gressan e devastazione delle terre a valle del ponte di Moline verso occidente.
1705
Esonda il torrente Gressan – danni alle campagne. Distrutta anche la cappella di Moline.
1680
8 giugno
Esonda il T. Villa – vengono distrutte diverse case e la cappella a Moline dal furore delle acque del torrente Gressan – 33 morti
In una nota di Michel Perron, curato di Gressan dal 1696 al 1728, si legge che: “L’an 1680, la veille de la pentecôte, le torrent de Gressan se déborda de telle manière que la moitié environ du village de Mollines fut emmené avec la chapelle sur les huict heures du matin et trente trois personnes qui y sont restées, dont on a trouvé que quelques parties du corp…”.
1284
settembre
Tracimazione del lago Rutor per piogge abbondanti. E’ stata asportata la chiesa primitiva di Gressan.
Tra il XIII e il XV secolo
Si segnala un cataclisma avvenuto per piogge particolarmente abbondanti e temporali particolarmente violenti.
XI secolo
In seguito a piogge abbondanti tracima un lago situato verso la sommità dei monti di Gressan. Sono stati inondati diversi villaggi della piana.
2017
07 marzo
Valanga Colle del Drinc – Pointe-de-la-Pierre Nord-Est
Catasto Regionale Valanghe 08-010
Tutte le valanghe ricadenti all’interno del Comune di Gressan sono confinate nella conca di Pila. La maggior parte di esse ricadono all’interno del “domaine skiable” della Pila S.p.A, pertanto, per buona parte del periodo invernale, ovvero quando gli impianti di sci sono aperti, le valanghe vengono “gestite” dal comprensorio sciistico che ne provoca il distacco preventivo con dei dispositivi appositi (GazEx, DaisyBell, esplosivo).
Alcune valanghe però, non ricadono all’interno del comprensorio, ma si trovano in zone molto frequentate da sci-alpinisti ed escursionisti. Una di queste valanghe è proprio quella che si stacca dalla cresta est tra la Pointe de La Pierre e il Colle del Drink e si arresta in una zona più pianeggiante a sinistra della cabina di monte dell’impianto Grimondet, ad una quota di circa 2300 m s.l.m..
La valanga scende spontanea, ma l’evento del 7 marzo 2017 è stato provocato dal passaggio di uno sciatore in discesa, che al suo passaggio ha innescato un ampio lastrone, fortunatamente senza gravi conseguenze per lui.