2019
17 ottobre
Si verifica un fenomeno di caduta massi lungo il Sentiero di collegamento tra Perrère e Promoron che coinvolge blocchi di dimensione da metrica a sub-metrica. Si riscontra il danneggiamento di una trentina di larici e la sede stradale dell’interpoderale.
2018
31 maggio
Caduta massi in corrispondenza della progr. km.12+000 S.R. n. 46. L’evento, verificato verso le ore 24.00, si è innescato a 1.620 m s.l.m. a seguito dell’ostruzione temporanea dell’impluvio da parte di un accumulo detritico.
Alcuni blocchi lapidei (volume unitario ampiamente superiore al mc), verosimilmente rimobilizzatisi, hanno successivamente percorso il sottostante schiantando alcune piante, raggiungendo e oltrepassando in alcuni casi la viabilità regionale, provocando lesioni evidenti al manto bituminoso.
2017
1 agosto
In seguito alle intense precipitazioni si verificano delle colate detritiche; una colata detritica lungo il torrente Avouil ha fatto accumulare il materiale trasportato (volume stimato di circa 5000 mc) principalmente nel tratto di alveo che si sviluppa dalla quota 2050 m s.l.m. sino a 200 metri dalla confluenza con il Torrente Marmore; nei medesimi tratti di torrente si sono verificate, inoltre, delle parziali esondazioni dagli argini.
Una prima colata detritica lungo il torrente Vofrède ha provocato esondazioni limitate, erosioni localizzate e la parziale ostruzione del corso d’acqua con coinvolgimento della strada poderale che porta agli alpeggi (30-07-2017).
Il 1 di agosto si è invece innescato un ulteriore debris flow dal ramo nord del torrente Vofrède che ha ostruito il deflusso del torrente Marmore nel tratto a valle del laghetto della pesca sportiva in località Vofrède, provocando fenomeni di esondazione e diversione del corso d’acqua con conseguenti accumuli di ingenti quantitativi di materiale fino al ponte a monte del bacino di Perrères per un tratto di 1 km. Si registra il cedimento dell’arginatura e del ponte di collegamento con la cava e la pesca sportiva. Danni alla viabilità locale, alla fognatura, all’attività della cava, all’area adibita alla pesca sportiva e relativo invaso, al bosco e alle opere di presa idroelettrica presenti.
2014
maggio
Frana innescatasi dalla parete rocciosa presente a monte del sentiero 34 Cretaz – Chamois nei pressi della frazione Cretaz; i massi non hanno raggiunto la strada sottostante perché sono stati arrestati dagli alberi; la paretina da dove si è originato il fenomeno è molto fratturata e potrebbero verificarsi altri crolli che potenzialmente possono raggiungere la sede stradale sottostante.
2013
7 ottobre
Segnalazione di un fenomeno di caduta massi sulla SR 46 per Valtournenche in località Mont Perron. Il blocco avente un volume stimato di 0.25-0.5 mc ha attraversato la rete paramassi presente a bordo strada impattando sul manto stradale.
2006
25 luglio
Frana a valle della Capanna Carrel: il crollo in roccia ha interessato un volume stimabile in circa 200-300 mc (la stima è estremamente aleatoria in quanto il volume iniziale si è totalmente disgregato impattando sulle numerose cenge incontrate durante la caduta). Da quanto appreso dalle testimonianze delle locali guide alpine, il verificarsi del crollo in oggetto ha comportato una forte sollecitazione all’ammasso roccioso che si è tradotto in vibrazioni percepite anche dagli alpinisti presenti alla Capanna Carrel, i quali hanno riferito che l’intera struttura del rifugio ha tremato per alcuni secondi.
La causa del crollo è da ricondurre con ogni probabilità alla fusione del permafrost, fenomeno che si è già manifestato nel 2003 in occasione del distacco della ‘Cheminée’.
2004
11 agosto
Debris flow del T. Avuil che straripa nella zona terminale del proprio alveo in loc. Cervinia invadendo con i detriti il campo da golf situato nell’adiacenza dell’alveo stesso.
Anche lungo il tracciato del torrente Maberge si innesca un fenomeno di debris-flow che ne ostruisce l’alveo provocando la sua esondazione.
2000
13-16 ottobre
Un’alluvione di magnitudo eccezionale colpisce tutta la valle; in particolare in questo comune si verificano debris flow a Ussin, in Loc. Praz (a N di Crepin), Frazione Piole, Glaire, Lac de Mayen, Singlin, Vorpilles nonché l’innesco di fenomeni franosi s.l. e di colamento nelle località Crepin-Praz, Maisonnasse, Valmartin, Rayes de Proz, Pavirola Covalou, strada della Mandaz, strada poderale per Cignana, e Pesontsé.
È stato individuato un modesto franamento di terreno in sottoscarpa alla S.R. 46 (in versante sinistro) e il T. Cervino è esondato senza danni.
1995
21 settembre
A Breuil-Cervinia un masso di un metro cubo si stacca dalla montagna e finisce dentro il salotto dell’abitazione di un turista. Un masso da oltre 200 chili è franato dalla parete rocciosa della montagna che sovrasta la strada per il rifugio l’Oriondé.
1987
luglio
Eccezionali avversità atmosferiche colpiscono tutta la valle. Si verificano fenomeni di esondazione 1 Km a monte del Breuil, lungo il T. Cherillon e debris-flow in località Cretaz e Eullià.
1981
3 aprile
In seguito ad un’ondata di maltempo che ha visto Cervinia isolata rientra lo stato di emergenza e il provvedimento di evacuazione preso nei confronti di alcuni condomini e di due alberghi situati di fronte alle Grandes Murailles.
1957
13 giugno
In seguito all’alluvione del giugno del ’57 la situazione del T. Cervino è divenuta precaria; continui sono i pericoli di inondazione ed erosioni a cui è esposta la strada comunale allacciante le frazioni Breuil, Jumeau, Planet e Valtournenche; il torrente Cervino ha convogliato a valle ingenti quantità di materiale proveniente dai depositi morenici diventando pensile nella conca del Breuil.
1956
A causa dell’erosione ad opera del T. Marmore al piede della discarica, questa crolla a valle fino al letto del torrente; proposti interventi di sistemazione.
1943
9 luglio
Una grande frana di crollo del Cervino cade sul ghiacciaio omonimo (volume di materiale franato= 240.000 mc).
1914
22 luglio
Si verifica una frana a Plan Vert che modifica l’aspetto della località.
In seguito alle forti precipitazioni e allo scioglimento della neve le acque distruggono 2 case – interrotta la strada tra Chatillon e Valtournenche – 1 morto
1860
settembre
Si verificano numerose inondazioni in tutta la Valtournenche a causa dello scioglimento dei ghiacciai dovuto a piogge intense, che ingrossano il torrente Marmore e l’Evançon. – devastazione di prati, case, ponti e strade.
Fenomeni antichi
Sulla sinistra orografica della conca del Breuil si ha la presenza di un grande fenomeno di deformazione gravitativa, responsabile di gravi dissesti manifestatesi in questi ultimi anni a Cielo Alto e alle condotte della centrale di Perrères – danni ai manufatti.
2012
8 dicembre
Valanga Tour de Créton
Catasto Regionale Valanghe 05-010
Sul territorio di Valtournenche sono numerose le valanghe che possono raggiungere zone antropizzate durante il periodo invernale.
Una di queste valanghe è proprio quella del 8 dicembre 2012.
Già dall’inizio del mese di dicembre si susseguono nevicate accompagnate da vento forte in quota, si creano le condizioni ottimali per il verificarsi di numerose valanghe lungo le dorsali di confine francesi e svizzere.
Mancano pochi minuti alle 12:00 quando numerose persone dalla frazione di Cervinia assistono alla discesa della valanga Tour de Créton, molto scenografica grazie alla sua componente polverosa. La valanga si stacca dalle pendici del Mont Rouge (3242 m s.l.m.) e la Tour de Créton ( 3585 m s.l.m.), scende verso valle superando ripidi salti di roccia ed incanalandosi sempre più fino ad arrestarsi nei pressi della cava di inerti sul conoide del Torrent de Vofréde nei pressi del letto del Torrente Marmore. La componente polverosa, molto sviluppata, raggiunge e supera la strada regionale n.46 risalendo in parte il versante idrografico sinistro della Valle. Si stima che la nube abbia raggiunto i 200 m di altezza e circa 400 m di ampiezza.
La valanga Tour de Créton è un fenomeno conosciuto e temuto dagli abitanti della alta Valtournenche, in passato ha provocato lutti e danni ingenti a infrastrutture.
Uno di questi eventi risale a Giovedì 5 febbraio 1978, quando alle ore 15:00, la valanga si stacca di grandi dimensioni, raggiungendo e superando la strada regionale n. 46 per ben 400 m.
L’estensione della zona di distacco è stimata pari a un km lineare. Dalla relazione forestale presente in Catasto valanghe si evince che lo spessore della neve nella zona di accumulo è pari a 10 m e che tutta la conca è sommersa dalla valanga. Purtroppo al momento della caduta della valanga alcune vetture stavano transitando sulla strada, il bilancio è grave: 5 macchine investite, 6 persone decedute e due estratte vive con necessità di soccorso.