• Prato di Cogne

Gressoney-Saint-Jean

2020

3 ottobre

Dal pomeriggio di venerdì 2 ottobre alla prima metà del giorno successivo la Valle d’Aosta è stata interessata da un evento alluvionale che ha colpito maggiormente la valle del Lys, la val d’Ayas e la valle di Champorcher, oltre alla valle di Cogne, con valori massimi registrati di 200 millimetri.

La piena del T. Lys ha provocato l’innesco di svariati fenomeni di dissesto nel territorio comunale di Gressoney-Saint-Jean, tra cui l’erosione dell’argine destro idrografico del T. Loobach in località Ober Possag, in prossimità della confluenza con il T. Lys, un fenomeno di trasporto di materiale solido nell’alveo del T. Lys in corrispondenza del guado di attraversamentoche conduce alla località Onder Possag, e l’innesco di un fenomeno di colata detritica lungo l’impluvio percorso dal T. Valdonierbach.

2014

3 agosto

A causa delle forti piogge si è verificato il distacco dal versante di una imponente massa di roccia di circa 45 metri cubi in loc. Steischlag. Una parte è stata fermata dalla massicciata a protezione della S.R. 44 mentre un blocco di 8 metri cubi ha raggiunto la strada regionale oltrepassandola e distruggendo la staccionata in legno.

2000

13-16 ottobre

La tremenda alluvione dell’ottobre 2000 colpisce in modo particolare il comune di Gressoney-Saint-Jean.

In loc. Onder Chastal è stato raso al suolo il vecchio condominio Testa Grigia. Si sono verificate esondazioni in particolare nelle loc. Verdebiobach, Dresal, Binò, Predeloach e Sendre.

In loc. Weissmatten un enorme debris flow ha completamente distrutto un condominio e danneggiato diverse case, il piazzale, un pilone della seggiovia, risparmiando per puro miracolo il bar Lorelei, in cui erano rifugiati diversi abitanti della zona.

La pista di fondo è stata asportata in più punti e sono stati registrati danni ai ponti dei torrenti Staller e Valdobbio e al campo da golf.

Sono state registrate frane in loc. Bedemie e Onderwoald.

Dissesti puntuali sono stati registrati in gran parte del territorio.

1994

22 settembre

La grande alluvione che ha causato, in Piemonte la morte di circa 70 persone, ha colpito anche la valle del Lys.

Il Lys è esondato in diverse località: Boden, Chemonal, Lomatten e Steimatto.

1993

22-25 settembre

L’alluvione del settembre 1993 ha interessato l’intera Valle il d’Aosta ma la valle più colpita è stata quella del Lys.

Il Lys è esondato o fatto danni nelle località Bieltschocke, Bode (distruzione di un’abitazione), Chreffo, Mettie, Noversh, Onder Chaschatal, Schmetto, Steina e Stobene, Tschossil, Welde, Tschoarde, Perletoa e nelle piane di Sendre e Dresal.

1978

7 agosto

Un’alluvione colpisce diversi comuni della bassa valle; il T. Byel trasposta una gran quantità di detriti.

1975

23 maggio

Si verifica una frana nei pressi del torrente Ranzola interessando un’area di circa 37 ettari.

1957

13 giugno

Un’alluvione colpisce tutta la valle, in particolare in questo comune; i torrenti in piena asportano 7 ponti e 150 m di strada regionale.

1948

4 settembre

Una disastrosa alluvione colpisce tutta la Valle; in particolare in questo comune il torrente Lys esonda in più punti con disagi alla viabilità.

1901

11 ottobre

In seguito a forti piogge, si assiste ad un ingrossamento violento dei torrenti. Il servizio postale è sospeso per 2 giorni.

1868

2-3 ottobre

Per la forte piogge sono inondate le loc. da Dresal al capoluogo. Nella chiesa, a Gressoney Saint Jean, l’acqua ha raggiunto il livello di 1,80 m. Diverse case sono distrutte. A Ober Champsil, una casa si rovescia nelle acque e spariscono due persone.

1846

17 ottobre

Un’alluvione colpisce tutta la valle. A Dresal vengono distrutte alcune proprietà. Il T. Hellex distrugge molte case e un tratto di strada nei pressi di Champsil. Si verificano anche danni anche alla loc. Boden e Schmetto. A Chemonal vengono distrutte alcune abitazioni e si registrano danni alle campagne.

Si verifica un debris flow del Torrente Bino: “Il a complètement rasé une chapelle et une scerie; il a presque enseveli diverses habitations et couvert les plus belles propriétés d’une enorme quantité de pierrailles, qui en empêcheront la culture à l’avenir.”

16 maggio

In seguito a forti piogge straripa il torrente Valdobbia: la chiesa è stata invasa dalle acque.

1755

13-14 ottobre

Grave calamità. Devastazione della media e bassa valle. Ingenti i danni.

1696

Esondazione del Lys.

2014

10 marzo

Valanga Val Nera di Mezzo
Catasto Regionale Valanghe 01-078

Siamo in destra orografica della Valle di Gressoney, nei pressi della località Binò, dove nel periodo invernale si trova la pista di sci nordico.

Il 10 marzo si verifica il distacco di un lastrone di limitate dimensioni (30 metri circa di ampiezza) dal pendio erboso esposto a sud-est denominato Palon, a circa 2600 m.

Parte dell’accumulo principale, durante il suo moto verso valle, rimane confinato all’interno del letto del torrente, mentre una parte termina la sua corsa più a valle, nei pressi della pista di sci nordico, ad una manciata di metri dalla strada regionale, trascinando con sé per circa 150 metri il ponte che serviva il sentiero detto passeggiata della Regina.

La valanga Val Nera di Mezzo è molto temuta dagli abitanti della Valle. Nel corso dei decenni, ha arrecato numerose volte ingenti danni a edifici, strada regionale, boschi e linee elettriche.

Anche la stampa si occupa della valanga: il 5 febbraio 1961, la valanga raggiunge il fondovalle in contemporanea alla limitrofa valanga denominata Steischag, di dimensioni inferiori. Ecco uno stralcio del “Corriere della Valle”, riportante la cronaca dell’accaduto: “… Le abbondanti nevicate e la violenza inusitata della bufera hanno contribuito a staccare dalla montagna della Valnera una gigantesca valanga che si abbatteva sul capoluogo di Gressoney Saint Jean alle ore 12,30 di domenica 5 febbraio ostruendo la strada regionale per un tratto di circa 500 metri. L’enorme soffio della valanga ha fatto strage di alberi… Proseguendo la sua corsa furiosa, la valanga ha investito i pali di ferro dell’alta tensione incrementati nel terreno spezzando uno come un fuscello, scaraventandolo sulla strada dopo averlo trasportato per circa 300 metri. Ultima vittima della valanga è stata una villa fortunatamente disabitata in inverno… Erano anni ed anni che non si abbatteva più vicino al capoluogo una valanga di simili proporzioni. La neve durissima ricopre una vasta area di prati con uno spessore dai 3 ai 4 metri.”

L’evento storicamente più datato che si ricorda è quello dell’inverno del 1700, quando la valanga travolse ed asportò il tetto dell’abitazione sita in località Binò. La stessa abitazione fu raggiunta dalla valanga nell’aprile del 1986.

Per approfondimenti : Rendiconto nivometereologico 2013/2014

INVA © Copyright - Portale Casa e pericoli - 2024