• Prato di Cogne

Saint-Rhémy-en-Bosses

2019

22 ottobre

Fenomeno di colata detritica che ha preso in carico il materiale depositatosi alla base del versante roccioso in dx orografica durante le precipitazioni prolungate tra i giorni 21 e 22 ottobre. Il materiale ha invaso e occupato la strada poderale Tsa Flassin che risulta quindi interrotta in corrispondenza del penultimo tornante.

2018

8 agosto

Dalle pendici del Grand Creton a ca 3000 m.s.l.m., durante un temporale intenso, una massa di fango e detrito si è riversata negli impluvi privi di toponimo, il flusso si è diviso in due rami distinti, che hanno raggiunto il torrente de Bosses. Le colate hanno invaso due piste poderali e una zona agricola sfruttata a fienagione.

2016

27 ottobre

Innesco di una frana di crollo in loc. Moulin. Il distacco è avvenuto nella parte superiore del versante, attorno ai 2200-2150 m slm. L’intero versante nord della dorsale Citrin – Corleans è interessato da fenomeni simili con frequenza annuale. Si registrano una ventina i larici abbattuti e/o danneggiati (scortecciati – bollati – spezzati). Inoltre la zona d’arresto, un’area pianeggiante mantenuta a verde da alcuni volontari per la pratica dell’allenamento cinofilo ‘agility dogs’, ha subito un’aratura da parte degli ultimi rimbalzi del masso depositatosi nel torrente.

2014

maggio

Erosione di sponda da parte del Torrent du Gran San Bernard in loc. Thoules con asportazione di un tratto di scogliera. Il cedimento della scogliera ha provocato il conseguente cedimento di un piccolo tratto di muratura a sostegno della strada statale 27 in corrispondenza alla progressiva 23+500 km.

2012

luglio

Si verifica uno smottamento della scarpata presente a monte della poderale che conduce ai ruderi di Brenvey (roccia e terra). Il materiale franato (circa 50 mc) ha ostruito la poderale.

2010

22 giugno

Segnalazione di una frana di crollo verificatasi appena a monte della SS 27 in corrispondenza al km 19+800. Parte del materiale (10-15 mc) ha danneggiato le reti paramassi presenti arrestando la sua corsa sulla sede stradale della S.S.27.

2008

26 maggio

Fenomeni di erosione spondali diffusi si sono innescati a seguito delle intense e prolungate precipitazioni in località Cerisey.

2004

ottobre

Caduta di massi sul parcheggio del borgo di Saint-Rhemy-en-Bosses.

2000

13 ottobre

L’alluvione colpisce anche il comune di Saint-Rhemy-en-Bosses: si verificano frane di colamento nelle località Ansermin, Avise, Brenvey-Damon, Brenvey-Désot, Cote du milieu, Toussac, Novailloz, Pleney, Thuillettaz, Ponty, Praz Violet ed erosioni spondali Cerisey, Rosière, vallone del Citrin.

1995

Si verificano alcune frane di colamento e scivolamento nelle località Rots, Bourg e Limassey.

1994

settembre

Evento alluvionale che genera frane di colamento nelle località Col d’Ars, Liettes e in località non determinate.

1992

18 maggio

Una frana nel Bourg de St. Rhémy provoca danni alle vie di comunicazione, alla rete elettrica e telefonica

1987

luglio

Eccezionali avversità atmosferiche colpiscono tutta la Valle. Anche il comune di Saint-Rhemy-en-Bosses registra danni.

1975

23 maggio

Si verificano delle frane a Brenvey e Arpettaz.

1932

Il maltempo che colpisce tutta la Valle interessa anche questo comune dove è difficile la circolazione. Alcuni blocchi caduti interrompono la viabilità lungo la strada del Gran San Bernardo.

XX secolo

Frane e colate detritiche lungo i T. Prà d’Arc e Rio delle frane, occlusione di ponti e ingombri.

2014

14 febbraio

Valanga Pointe Valletta nord
Catasto Regionale Valanghe 10-055

La mattina, alle 8.00 circa, diverse persone odono un grande fragore provenire dai ripidi pendii settentrionali che si estendono da Pointe Valletta (2733 m) alla Crête de Corlean (2808 m) sulla destra idrografica del Torrent de Bosses, poco a valle della confluenza tra il vallone di Serena e il vallone di Merdeux.

Si tratta proprio della valanga Pointe Valletta nord, lo spessore della valanga al distacco è anche di un metro per uno sviluppo totale di larghezza pari a 1200 m.

Normalmente, le valanghe che si originano dai pendii sopra descritti, terminano la loro corsa nella porzione mediana del versante, caratterizzata da un ampio pianoro, come già avvenuto negli inverni 1993, 1999 e 2011 e come documentato dal Catasto valanghe. Al contrario, durante l’evento del febbraio 2014 la valanga passa oltre, abbattendo numerose piante e proseguendo la sua corsa nel fondovalle, nei prati posti tra i mayen Ponty e Farettes e arrestarsi sul versante opposto (+ 40 metri) dopo aver superato il Torrent des Bosses a 1671 m di quota. Negli ultimi metri della sua corsa riesce anche a ricoprire il ponte della strada poderale che porta ai mayen di Farettes e di Ponty.

I limiti della perimetrazione storica catastale sono ampiamente superati sia nella porzione di scorrimento sia in quella di accumulo.

I danni alla vegetazione arborea sono ingenti: la massa legnosa abbattuta e trasportata fino al fondovalle raggiunge i 500 m3 di legname, ai quali vanno aggiunti altri 150 m3 circa di piante abbattute rimaste sopra i 2000 m nel pianoro di Plan Coglian (stime volumetriche effettuate dal Corpo forestale).

Raccogliendo ulteriori informazioni storiche, è stato possibile inquadrare meglio le caratteristiche salienti del fenomeno. Si è quindi potuto comprendere come:

  • già in un recente passato (nell’inverno ’61-’62 e a metà anni ’70) la valanga, costituita da neve primaverile, sia riuscita a raggiungere il fondovalle ed in particolare il ponticello sul Torrent de Bosses (interessato anche a febbraio 2014 dall’accumulo);
  • in diverse occasioni è stata vista arrestarsi a circa 2100 m di quota, all’altezza del ripiano naturale denominato dagli abitanti del luogo Plan Coglian. Anche in questi casi la valanga mostrava caratteristiche tipicamente primaverili con neve molto umida caratterizzata da basse velocità;
  • un altro evento di dimensioni rilevanti deve essersi verificato tra il 1945 e il 1950. In questo caso l’accumulo ha raggiunto il fondovalle, il ponticello e anche due piccole baite poste in località Farettes (1677 m), fuoriuscendo così dall’asse preferenziale che la valanga è solita percorrere. Le baite hanno subito danni non ingenti poiché risultano avere il lato posto verso monte addossato al terreno.
  • probabilmente la valanga appena descritta è la stessa che qualche anziano ricorda essere scesa poco dopo la fine della seconda guerra mondiale in primavera proprio mentre dei ragazzi erano intenti a giocare a fiolet sui prati di Ponty. I giovani riuscirono a mettersi tutti in salvo allontanandosi di corsa: la valanga era composta da neve primaverile e dunque molto lenta.

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